MANIFESTO DEL MOVIMENTO SPAZIALE PER LA TELEVISIONE,1952
Noi spaziali trasmettiamo, per la prima volta nel mondo,
attraverso la televisione, le nostre nuove forme d'arte, basate sui concetti
dello spazio, visto sotto un duplice aspetto:
il primo quello degli spazi, una volta considerati misteriosi ed ormai noti e
sondati, e quindi da noi usati come materia plastica;
il secondo quello degli spazi ancora ignoti del cosmo, che vogliamo affrontare
come dati di intuizione e di mistero, dati tipici dell'arte come divinazione.
La televisione è per noi un mezzo che attendevamo come integrativo dei nostri
concetti. Siamo lieti che dall'Italia venga trasmessa questa nostra
manifestazione spaziale, destinata a rinnovare i campi dell'arte.
E' vero che l'arte è eterna, ma fu sempre legata alla materia, mentre noi
vogliamo che essa ne sia svincolata, e che attraverso lo spazio, possa durare
un millennio, anche nella trasmissione di un minuto.
Le nostre espressioni artistiche moltiplicano all'infinito,in infinite
dimensioni, le linee d'orizzonte;esse ricercano un estetica per cui il quadro
non è più quadro, la scultura non è più scultura, la pagina scritta esce dalla
sua forma tipografica.
Noi spazialisti ci sentiamo gli artisti di oggi, poiché le conquiste della
tecnica sono ormai a servizio dell'arte che noi professiamo.
Ambrosiani, Burri, Crippa, Deluigi, De Toffoli, Dova,
Donati, Fontana, Giancarozzi, Guidi, Joppolo, La Regina, Milena, Dilani,
Morucchio, Peverelli, Tancredi, Vinello
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