Robert Mager definisce così l’obiettivo:
“Per obiettivo s’intende la descrizione di una performance che gli
studenti devono essere in grado di mostrare per essere considerati competenti;
descrive, cioè, il risultato che l’istruzione si prefigge piuttosto che il
metodo didattico” .
Secondo Mager un obiettivo efficace dovrebbe avere queste tre
componenti:
- Performance: l’obiettivo deve indicare sempre ciò che l’allievo
deve essere in grado di fare. La performance dovrebbe essere osservabile e
misurabile.
- Condizione: è l’insieme delle circostanze nelle quali la
performance deve essere eseguita, come i
materiali e gli strumenti utilizzabili.
- Criterio: specifica con quanta abilità l’allievo dovrà eseguire la
sua performance per essere considerato idoneo (ad esempio in quanto tempo deve
eseguire il compito, con quanta precisione…).
La seconda e la terza caratteristica potrebbero a volte non comparire
in un obiettivo. Mager dà delle indicazioni generali, ma specifica che la regola
fondamentale è far sì che l’obiettivo sia il più chiaro possibile, senza
lasciare spazio ad ambiguità. Quindi, l’elemento fondamentale di un obiettivo efficace è la performance. Soprattutto in
relazione a conoscenze o attitudini, l’unico modo per essere certi che lo
studente abbia realmente appreso i contenuti dell’istruzione è osservarlo
mentre mette in pratica l’essenza di tali astrazioni.
Ad esempio:
Con l’ausilio del vocabolario (condizione),
sottolineare (performance), i verbi irregolari presenti in un testo, in 10 minuti
(criterio).
Se l’obiettivo rispetta tutte queste caratteristiche, sarà sicuramente
un obiettivo efficace.
cfr. Gaetano De Michele, Obiettivi educativi e didattici con riferimento all'integrazione di studenti diversamente abili, Scienze della Valutazione dell'Apprendimento, 2009-2010
Grazie Flavia tutto chiaro...ma chissà come li ho fatti gli obiettivi SOFE!!?
RispondiEliminaGuarda mi sono accorta di parecchi errori e solo per puntiglio personale li sto correggendo!
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